sabato 7 luglio 2007

La storia dell'Orto botanico di Pavia

Probabilmente giá a partire dal 1520 esisteva a Pavia un Orto con collezioni di piante officinali, situato nell'abitazione dell'allora Lettore di "Medicina Pratica Ordinaria" Leonardo Leggi, ma la sua ubicazione é incerta e forse cambió varie volte nel corso dei secoli. Nel 1763 Fulgenzio Vitman diventa Lettore: grazie alla sua opera di sensibilizzazione e persuasione delle autoritá competenti venne creata una struttura adeguata all'insegnamento della Botanica e nel 1773 fu istituita l'attuale sede dell'Orto Botanico nell'area che ospitava il convento dei padri lateranensi e la chiesa di S. Epifanio. In pochi anni l'Orto venne sistemato e sotto la direzione di Giovanni Antonio Scopoli assunse un assetto simile a quello attuale, diventando comparabile agli orti botanici piú famosi dell'epoca. Scopoli fu succeduto da Valentino Brusati, Francesco Nocetti e Domenico Nocca. Nel corso del 1800 vi furono incrementi importanti per opera di Giuseppe Moretti e Santo Garovaglio, che impose la costruzione del laboratorio crittogamico per lo studio della patologia vegetale. Poi si succedettero le direzionidi Giovanni Briosi, Luigi Montemartini, Gino Pollacci, Raffaele Ciferri - che per fronteggiare i danni bellici ha riorganizzato l'Orto e lo ha rimodellato sull'esempio dei parchi delle ville lombarde dei secoli XVII e XVIII -, Ruggero Tomaselli, Augusto Pirola, Alberto Balduzzi e Francesco Sartori. Dal 1996 l'orto é legato al Dipartimento di Ecologia del Territorio e degli Ambienti Terrestri e costituisce lo strumento di cui i ricercatori si avvalgono per la didattica e la coltivazione sperimentale delle piante. Per quanto riguarda coloro che si occupano delle piante, oltre al Curatore il personale dell'Orto é costituito da 7 persone.

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